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Consiglio di Stato: criteri di valutazione delle offerte e tutela dei lavoratori

Con una recente sentenza (n. 7053/2021) il Consiglio di Stato ha legittimato l’assegnazione di un punteggio ulteriore per l’aggiudicazione di una gara sulla base dell’applicazione del CCNL per l’industria metalmeccanica e della installazione di impianti per l’oggetto dell’appalto dedicato alla manutenzione nella fattispecie in quanto considerato idoneo a garantire un più elevato livello di tutela dei lavoratori in riferimento alla specifica attività oggetto dell’appalto.

Pertanto il Consiglio di Stato, in ragione dei principi contenuti nel Codice dei contratti pubblici, ha affermato che le stazioni appaltanti possono tutelare, a livello premiale, il diritto al lavoro garantendo ai lavoratori impiegati nella commessa l’applicazione di un determinato contratto collettivo se questo è migliorativo rispetto ad altri ugualmente applicabili (nella fattispecie erano stati assegnati 8 punti all’appaltatore che applicava il CCNL Metalmeccanico e 2 punti all’appaltatore che applicava il CCNL Multiservizi per la compagine dedicata alla manutenzione impiantistica).

La sentenza conclude, dunque, che la stazione appaltante può discrezionalmente inserire tra i criteri di aggiudicazione anche particolari condizioni di esecuzione dell’appalto volte a conseguire obiettivi di natura sociale.

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