Anac, con la delibera n.289, ha richiesto al governo di sospendere fino al 31 dicembre i contributi da versare all’Autorià per indire o partecipare a una gara d’appalto, con l’obiettivo di agevolare il sistema produttivo e soprattutto alleggerire gli operatori dagli oneri dovuti. Attualmente, le amministrazioni che vogliono bandire un appalto e gli operatori economici che intendono prendervi parte devono corrispondere un contributo all’Anac per la vigilanza che essa svolge sul settore dei contratti pubblici: per le imprese si va da 20 euro per gli appalti compresi fra 150mila e 300mila euro fino a 500 euro per le gare di importo superiore ai 20 milioni; da 30 a 800 euro il contributo previsto invece per le stazioni appaltanti.

La richiesta avanzata al Governo dall’Autorità nazionale anticorruzione con l’obiettivo di contribuire alla ripresa economica del Paese, necessita di una modifica normativa urgente, dai risvolti direttamente economici, che, secondo le stime dell’Autorità, permetterebbero un risparmio di oltre 40 milioni di euro per imprese ed amministrazioni.

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