Serve un grande piano straordinario di investimenti che punti a realizzare infrastrutture materiali, sociali e immateriali all’avanguardia. Servono investimenti pubblici, serve riattivare rapidamente tutti i cantieri e non solo quelli delle opere 3 considerate prioritarie: la domanda pubblica deve compensare l’arretramento di quella privata. 

Questo il messaggio consegnato oggi al premier Conte dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e dalla dg, Marcella Panucci, durante l’incontro tra il presidente del consiglio e le parti sociali.

L’estensione del contagio del Coronavirus dalla Cina all’Italia e agli altri paesi europei e le misure restrittive e di contenimento sanitario adottate negli ultimi tempi mettono a serio rischio le prospettive di crescita a medio termine dell’Italia e dell’Europa intera. 
Oltre a interventi urgenti che rimuovano le situazioni di blocco operativo e produttivo delle imprese, che sono state generate e – per alcuni aspetti – persino alimentate e ampliate dai provvedimenti restrittivi adottati per fronteggiare l’emergenza sanitaria, bisogna immaginare un piano massivo e straordinario che si snodi su sei grandi assi, di cui i primi tre assumono carattere di urgenza e immediatezza.

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