Nella giornata di ieri, 2 luglio, è stato sottoscritto il Protocollo quadro per l’adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro, che dovrà essere recepito dal Ministero del Lavoro con un apposito decreto ministeriale per poi, in un secondo momento, essere concretamente implementato nei singoli contesti di riferimento dalle rappresentanze dei datori di lavoro e dei lavoratori.

L’elemento cruciale e veramente innovativo del Protocollo è rintracciabile nella previsione secondo la quale viene garantito il ricorso automatico agli ammortizzatori sociali per tutte le ipotesi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro che siano dovute alle emergenze climatiche, anche in caso di lavoro stagionale. A ciò aggiungendo il mancato computo delle ore utilizzate di cassa integrazione ordinaria per eventi “oggettivamente non evitabili” dal limite di durata.

Si segnala , inoltre, il messaggio INPS n.2130 del 3 luglio 2025 con cui l’Istituto ha fornito le necessarie indicazioni operative per fruire degli ammortizzatori sociali nei casi di interruzione dell’attività dovuta al caldo estremo. 

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