Il DDL di conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, c.d. DL Sostegni, è stato approvato in prima lettura e con modifiche dal Senato, che ha votato la fiducia posta dal Governo. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera, dove si attende l’approvazione definitiva senza ulteriori correttivi.

Il DL, seppur privo di alcune misure annunciate, contiene interventi di sostegno, rivisti in senso migliorativo rispetto alle bozze circolate, per imprese, lavoratori autonomi e professionisti che abbiano subito significativi cali di fatturato a causa della crisi economica indotta dalla pandemia, nonché alcune misure in tema di lavoro e di carattere fiscale. Opportunamente, il DL interviene anche sulle norme nazionali di recepimento del Quadro temporaneo per la concessione degli aiuti di Stato, con l’obiettivo di allinearle alle numerose modifiche apportate a quest’ultimo nel corso degli ultimi mesi, recependo alcune richieste di Confindustria per i settori maggiormente in crisi (es. turismo).

Inoltre, durante l’esame in Commissione in prima lettura, sono state approvate alcune modifiche rilevanti per le imprese. Positivi, in particolare: i) il differimento del termine per il pagamento, senza sanzioni e interessi, dell’IRAP non versata per effetto dell’errata applicazione delle previsioni del decreto Rilancio; ii) la sospensione dell’applicazione dell’articolo 219, comma 5, del Codice dell’Ambiente in tema di etichettatura degli imballaggi.

Rilevante per le imprese, seppur parziale, anche il differimento di alcuni obblighi di segnalazione nell’ambito delle procedure di allerta di cui al Codice della crisi d’impresa. Altrettanto rilevante l’approvazione di un emendamento che avrebbe reso possibile l’opzione per la cessione del credito d’imposta 4.0, emendamento però stralciato a seguito del parere contrario della Ragioneria dello Stato.

Su quest’ultimo punto, oggetto di ampio sostegno dalle forze politiche e dal mondo produttivo, Confindustria ha già evidenziato la propria contrarietà allo stralcio e la necessità di “riproporre” la misura stralciata nel prossimo provvedimento utile. Si tratta, infatti, di un intervento necessario per dare sostegno alla liquidità delle imprese e favorire la ripresa degli investimenti.

Al contempo, Confindustria ha già evidenziato la necessità di adottare, nell’ambito del prossimo Dl Sostegni-bis, ulteriori misure per il rilancio degli investimenti privati (tra cui alcuni correttivi alle disposizioni dal Piano 4.0), nonché misure di sostegno alla liquidità (es. recupero IVA sui crediti non riscossi, allungamento tempi di restituzione dei finanziamenti garantiti, proroga delle moratorie, ecc.) e, nell’ottica di favorire i processi di transizione occupazionale, gli interventi in tema di contratto di espansione.

La nota di Commento (allegata) è un contenuto riservato ai Soci ASSISTAL

(eseguire il log-in per accedere ai contenuti)

Condividi l'articolo