La Commissione Europea ha esaminato il Piano Nazionale Integrale per l’Energia e il Clima (PNIEC) italiano, evidenziando sia progressi che aree critiche che richiedono un intervento.
Le Sfide Principali
- Emissioni e Trasporti: L’Italia non raggiunge il target di riduzione delle emissioni fissato dall’UE (-40,6% contro il -43,7% richiesto dalla Effort Sharing Regulation). Il settore dei trasporti è particolarmente sotto la lente: le proiezioni italiane sull’elettrico e i biocarburanti sono ritenute poco realistiche. Inoltre, gli incentivi per veicoli a combustibili fossili (GNC, GNL, GPL) sono considerati incoerenti. Bruxelles raccomanda un quadro più solido per la mobilità elettrica, inclusi incentivi fiscali stabili e una tassazione basata sulle emissioni di CO₂.
- Energie Rinnovabili: Nonostante gli obiettivi italiani siano in linea, la Commissione chiede maggiore precisione nell’analisi dell’impatto delle singole misure. Permangono preoccupazioni sulle normative regionali che potrebbero rallentare l’espansione delle fonti rinnovabili, e l’UE invita l’Italia a risolvere i conflitti tra regolamenti regionali e il decreto nazionale.
- Questioni da Chiarire: L’Italia è invitata a definire meglio le intenzioni future sul nucleare e a presentare una roadmap chiara per l’eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili (SAD). Vengono inoltre segnalate la frammentazione normativa sull’uso dell’idrogeno industriale e l’assenza di un obiettivo specifico per l’interconnessione elettrica al 2030.
Punti di Forza
- Gas e CO₂: La Commissione ha espresso una valutazione positiva sugli scenari relativi al gas e sui piani italiani per il phase-out dal gas russo entro il 2025. Apprezzata anche la strategia nazionale sulla cattura, utilizzo e stoccaggio della CO₂ (CCS), ritenuta esaustiva e coerente con gli obiettivi climatici.
Raccomandazioni e Prossimi Passi
Bruxelles incoraggia l’Italia a intensificare gli sforzi per ridurre l’uso di combustibili fossili nei trasporti e negli edifici, valutare l’impatto dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche ed energetiche, e rafforzare l’impegno sui target LULUCF (uso del suolo, cambiamenti di uso del suolo e silvicoltura). Infine, viene sottolineata l’importanza di prestare maggiore attenzione a temi cruciali come la povertà energetica, la transizione giusta, l’efficienza energetica degli edifici più inquinanti e il Piano Sociale per il Clima.