Oggi, presso le Commissioni riunite Ambiente e Attività Produttive della Camera, si è svolta l’audizione dedicata al correttivo del Testo Unico FER e al recepimento della direttiva RED III, due provvedimenti centrali per lo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia.

Nel corso dell’incontro, ASSISTAL – l’Associazione che, in Confindustria, rappresenta oltre 1.500 imprese di servizi di efficienza energetica, del facility management e dell’impiantistica tecnologica – ha espresso apprezzamento per l’impianto complessivo dei decreti, giudicandoli un passo importante verso una transizione energetica più semplice, veloce e sostenibile.

L’Associazione di categoria ha confermato la piena disponibilità a collaborare con Governo e Parlamento per perfezionare le misure in fase di attuazione e contribuire al rafforzamento del sistema energetico nazionale, in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità e competitività.

Tra i punti più apprezzati figurano le modifiche che consentono di intervenire sugli impianti termici senza introdurre nuovi obblighi sugli edifici, considerate una scelta strategica per semplificare le procedure e favorire l’innovazione tecnologica.

Valutazione positiva anche per la valorizzazione degli impianti fotovoltaici galleggianti (floating) fino a 10 MW, ritenuti “una misura strategica e innovativa per aumentare la produzione di energia rinnovabile senza consumo di suolo”. Su questo fronte, dal mondo delle imprese arriva la richiesta di linee guida tecniche chiare e univoche, per evitare incertezze e ritardi nell’attuazione dei progetti.

Particolare attenzione è stata posta al futuro Decreto OIERT, che introdurrà obblighi di utilizzo di energia rinnovabile per le società che vendono energia termica in quantità superiori a 500 TEP annui. A margine il presidente Roberto Rossi ha commentato: “esiste la necessità che tali obblighi vengano applicati in modo graduale, tenendo conto della complessità tecnica, dei tempi di adeguamento e degli investimenti necessari, soprattutto per le imprese che gestiscono impianti di proprietà di terzi”.

Tra le proposte avanzate figurano inoltre l’esclusione dall’applicazione del decreto dai contratti già in essere e l’introduzione di studi di fattibilità energetica nei futuri bandi di gara, così da garantire chiarezza nelle responsabilità, maggiore sicurezza e sostenibilità economica.

“Solo adottando misure sostenibili – sottolinea Rossi – sarà possibile rendere la transizione energetica un processo solido e realistico, capace di unire innovazione, crescita industriale e tutela dell’occupazione.”

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