La Commissione Nazionale Salute e Sicurezza, costituita ai sensi del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 5 febbraio 2021, ha elaborato un “Vademecum per la tutela della salute e sicurezza del lavoratore inviato all’estero”. Con tale strumento si forniscono a lavoratori ed aziende informazioni utili e spunti operativi per i lavoratori che, per motivi di lavoro, devono recarsi all’estero.

Il documento contiene una sintesi della normativa di riferimento, distinguendo gli invii all’estero in abito UE ed extra UE, gli strumenti per l’invio in missione (trasferta, trasferimento e distacco), l’utilizzo della tessera sanitaria per ricevere le cure in paesi europei, la procedura per la certificazione della malattia che dovesse insorgere durante la missione. Ci si sofferma, inoltre, sui soggetti coinvolti all’interno delle imprese per la gestione delle missioni estere, sulla valutazione del rischio del Paese dove si svolge il viaggio e delle situazioni nelle quali il lavoratore si troverà e sull’opportunità di adottare un Protocollo interno aziendale.

Si sottolinea, infine, l’opportunità che il lavoratore in missione sia costantemente seguito dal referente aziendale, al fine di fornire un adeguato supporto e ridurre, ove necessario, i rischi che il lavoratore può correre in relazione alla situazione sanitaria/ambientale/politica del luogo dove si trova.

La tutela della salute e sicurezza dei lavoratori all’estero è un obbligo posto a carico dei datori di lavoro dall’ordinamento giuridico italiano che deve essere assicurata non solo durante lo svolgimento dell’attività lavorativa ma anche durante gli spostamenti ed il tempo libero del lavoratore.

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