Segnaliamo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 230 del 3 ottobre scorso (All. n. 1) della legge 26 settembre 2025, n. 144, recante «Delega al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione».
Il provvedimento – definitivamente approvato dal Senato il 23 settembre scorso dopo lungo dibattito, anche mediatico, in tema di salario minimo legale e regolamentazione dei rapporti di lavoro – intende valorizzare, tra l’altro, il sistema dei contratti collettivi, punto di riferimento per la determinazione dei minimi retributivi.
I principi ed i criteri direttivi contenuti nella legge delega – sub lett. a), c) ed e) – sono infatti diretti a:
- individuare quali contratti di riferimento i “contratti maggiormente applicati”, ovvero quelli sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali più rappresentative a livello nazionale;
- estendere i trattamenti minimi anche ai lavoratori non coperti da contratti collettivi, facendo riferimento al contratto prevalente nel settore di appartenenza;
- contrastare il fenomeno dei contratti collettivi sottoscritti da organizzazioni prive di reale rappresentatività (“dumping contrattuale”).
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